Dieci processioni compongono la Settimana Santa Baza, una festa di gran attrazione turistica, incrementata dal suo ricco patrimonio monumentale fatto di chiese e palazz.
La prima confraternita venne fonata nel 1736 e da allora la settimana di Passione ha continuato a crescere in devozione nella città i cui abitanti, uomini e donne, ogni anno portano in processione sulle loro spalle tredici statue .
Fondazione: 1950
Tempio: Chiesa del Signor Santiago
Da 55 anni Jesús del Rescate è la statua con la quale Baza inizia la commemorazione della Passione di Cristo. La Confraternita porta in processione un’unica statua, di autore anonimo, della metà del XX secolo, portata a spalle da donne.
Fondazione: 1946
Tempio: Chiesa Maggiore
La confraternita porta in processione un’unica statua composta da una sobria Croce di legno di noce con rifiniture di metallo lavorate in oro vecchio e coperta da una corona di spine e da un sudario. Ai suoi piedi un’immagine della Madonna, opera dello scultore granadino Domingo Sánchez Mesa, denominata ‘María Santísima al pié de la Cruz’ (Maria Santissima al piede della Croce).
Fondazione: 1946
Tempio: Chiesa della Merced
Processione composta da due statue, una con il Cristo della Misericordia e l’altra con la statua della Madonna della Soledad, opera del 1942 dello scultore Sánchez Lozano.
Fondazione: 1945
Tempio: Parrocchia di San Juan
La statua di Gesù Nazareno è opera dello scultore granadino Domingo Sánchez Mesa. Venne pertata in processione per la prima volta nel 1985. Dall’anno 2005 la Confraternita porta in processione una seconda statua con la ‘Madonna della Vittoria nella sua Pena e Dolore’. È molto interessante il percorso della processione in prossimità alla Alcazaba.
Fondazione: 1941
Tempio: Parrocchia di San Juan
Al principio esisteva solo la statua di San Giovanni Evangelista ma nell’anno 1952 venne aggiunta anche quella della Madonna della Speranza, magnifica statua lignea dello scultore Murciano José Lozano. Nel 1989 venne benedetta la statua del ‘Cristo dell’Amore’, dello scultore Granadino Antonio Barbero Gor che lavorò questa immagine del Cristo Crocifisso in legno di cipresso. Nel 1994 venne cambiata la statua di San Giovanni Evangelista.
Fondazione: 1939
Tempio: Chiesa Maggiore
La statua originale di questo Cristo Crocifisso risaliva al XVII secolo; il suo nome è legato alla famiglia Méndez Pardo che, secondo la leggenda, miracolosamente la trovò nella propria casa. Venne distrutta durante la Guerra Civile e sostituita da quella attuale, molto differente dell’originale, opera di Antonio Martínez Olalla, famoso artista granadino, come copia fedele del“Cristo de la Misericordia” di José de Mora.
Fondazione: 1950
Tempio: Chiesa dell’Apostolo Santiago
La Madonna dei Dolori, venerata dal 1750, sfila in processione con una statua di preziosa elaborazione, opera del maestro Rafael Moreno de Granada. La statua ‘Misterio del Descendimiento’ rappresenta Cristo morto, che viene preso della Croce da José de Arimatea e Nicodemus, rappresentati su due scale e appoggiati alla Croce. In basso Maria Maddalena, Maria di Cleofas e Maria Salomé con San Giovanni Evangelista.
Fondazione: 1951
Tempio: Chiesa della Merced
La statua rappresenta Cristo giacente in un’urna dorata di legno intagliata in stile barocco. Sui quattro lati sono intagliati in rilievo i Misteri della Via Crucis. La processione è accompagnata da rappresentazioni di tutte le confraternite.
Fondazione: 1736
Tempio: Chiesa Maggiore
La statua originale venne intagliata nel 1702 da José de Mora. Dopo la sua scomparsa durante la Guerra Civile, nel 1940 uno scultore granadino venne incalricato della sua replica. Viene portata in processione in un gran silenzio per le strade di Baza in una struttura di legno dorato intagliato e adornata con un manto nero e gonna ricamata in oro.
Fondazione: 1751
Tempio: Chiesa della Merced
La confraternita per la prima volta uscì in processione nel 1953. La statua è portata da giovani confratelli e la accompagnano anche un gran numero di bambini e bambine. Il Cristo Risuscitato è di autore sconosciuto. In questo giorno di giubilo, come tradizione curiosa, tutti i bambini, passando per lo strada Alhóndiga, degustano un gelato.